UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE svela i dati di un 2016 che si chiude in positivo, aprendo le le porte ad un 2017 che sarà in continua crescita. Per l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione il trend rimane quindi positivo.

 

 

 

Massimo Carboniero, presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e di prodotti a questi ausiliari, ha illustrato durante la conferenza stampa di fine anno uno scenario più che positivo per l’intera categoria.

 

Crescono produzione e consegne

I dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU hanno mostrato una crescita importante della produzione a 5.480 milioni di euro, con un incremento del 5% rispetto al 2015. Crescono inoltre a 2.205milioni di euro, il 20,5% in più rispetto all’anno precedente, le consegne ei costruttori italiani sul mercato interno. Segna invece un -3,3% l’export, che si ferma a 3.275 milioni di euro.

 

Dove va il made in Italy

Secondo l’elaborazione UCIMU sui dati ISTAT, nei primi nove mesi dell’anno (ultima rilevazione disponibile), principali paesi di destinazione del made in Italy di settore sono risultati: Germania 260 milioni (-1%), Stati Uniti 247 milioni (-9,1%), Cina 222 milioni (-9,7%), Francia 158 milioni (+23,6%), Polonia 90 milioni (+3,5%), Messico 76 milioni (+37,1%), Spagna 75 milioni (+8,5%); Turchia 64 milioni (-4,4%), Regno Unito 58 milioni (-33%), Russia 57 milioni (-60%).

 

Salgono anche i consumi

Il consumo, attestandosi a 3.685 milioni di euro, segna un incremento del 10,1%. Una crescita questa che raggiunge la doppia cifra per il terzo anno consecutivo, riflettendo così un segnale importante: il mercato italiano sta tornando ad investire in tecnologie di produzione.

 

Cosa attendersi nel 2017?

Il trend positivo sopradescritto dovrebbe riconfermarsi pienamente nel 2017, sfruttando le misure inserite nel Piano Industria 4.0, come il super ammortamento al 140% e l’iper ammortamento al 250%:  “In particolare – ha spiegato Massimo Carboniero – con la riconferma del Superammortamento al 140%, le imprese utilizzatrici di macchinari e sistemi di produzione possono contare su un incentivo per rinnovare e ampliare il parco macchine installato nei loro impianti risultato da recenti indagini spesso obsoleto. L’Iperammortamento al 250% è invece indirizzato a favorire la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0”. Il provvedimento infatti vuole stimolare l’introduzione e la diffusione di sistemi tra loro connessi all’interno della stessa fabbrica oppure tra sistemi della fabbrica ed altri sistemi ad essa esterni”.